Piccole e, apparentemente, insignificanti briciole. Che possono tuttavia avere il sapore della salvezza, della libertà, della dignità. “Una briciola sfama chi non ha nulla”, afferma don Lucio Ciardo, direttore dell’Ufficio per la pastorale sociale e il lavoro della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, spiegando il senso di “Briciole di libertà”, un progetto promosso dal Banco delle Opere di Carità Puglia, avviato grazie ai fondi della Campagna Cei “Liberi di partire, liberi di restare” e rivolto ai minori stranieri non accompagnati che arrivano sul nostro territorio.
“La nostra è una piccola diocesi e anche se abbiamo piccoli mezzi, vogliamo fare qualcosa di concreto per essere terra di speranza”, aggiunge il sacerdote che ricorda a questo proposito le parole di madre Teresa di Calcutta: “quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma senza quella goccia l’oceano sarebbe più piccolo”.

Al progetto diocesano, volto all’integrazione socio-culturale di minori e di adulti stranieri presenti sul territorio attraverso percorsi di inclusione attiva, lavorano insieme gli uffici missionario, della pastorale della famiglia, della pastorale giovanile, della pastorale sociale e del lavoro, Migrantes, Caritas, Form.Ami e diverse altre realtà presenti sul territorio, rappresenta anche il segno concreto di una pastorale integrata.
Il progetto ha consentito una ricognizione che ci aiuterà ad avere un quadro più chiaro dei minori stranieri accolti nelle strutture per poi procedere con la formazione delle famiglie per i processi di affido e dei tutori per i ragazzi non accompagnati.

Pur nelle difficoltà di un Sud in cui i giovani fanno fatica a rimanere, deve prevalere la convinzione che occorre continuare a seminare, favorire un’azione culturale, rendendo sempre più partecipe la comunità, spesso sorda a tanti temi e agli appelli che Papa Francesco non si stanca di lanciare.

E’ giunto a metà percorso il Progetto SAFE – rete per l’inclusione e la salute che coinvolge 24 partner tra il Trentino e la Sicilia. Un programma di 18 mesi per attuare strategie e progetti sul tema della povertà sanitaria e dell’inclusione lavorativa. 

Il programma Garanzia per i giovani, approvato nel Consiglio dell’UE il 28 febbraio 2013 per contrastare il fenomeno dei giovani NEET (non occupati, né studenti, né coinvolti in attività di formazione) che ha assunto proporzioni preoccupanti a livello europeo, prevede che “tutti i giovani di età inferiore a 25 anni ricevano un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema d’istruzione formale”.

Il Consiglio Europeo ha stanziato risorse specifiche per l’attuazione della Garanzia Giovani, nell’ambito della ‘Youth Employment Initiative’ (YEI), in aggiunta e a rafforzamento del sostegno già fornito attraverso i fondi strutturali dell’UE e le altre iniziative messe in campo per l’occupazione giovanile. Al fine di dare attuazione alla Garanzia a livello nazionale è stato predisposto il Piano Nazionale Garanzia Giovani, approvato dal Governo italiano.

Form.Ami ha partecipato in questi ultimi anni al Programma di Attuazione Regionale della “Garanzia Giovani”. Il coinvolgimento dell’associazione nel Programma nasce dall’importante attività di coordinamento della formazione degli animatori di comunità della Puglia, che Form.Ami ha gestito nel periodo 2009-2015, su incarico del Coordinamento regionale del Progetto Policoro e dei competenti uffici regionali facenti capo alla Conferenza Episcopale Pugliese. Gli approfondimenti sul programma comunitario Youth Employment Initiative, nell’ambito dei percorsi formativi regionali, ha fatto nascere l’esigenza di una collaborazione fra diverse diocesi della Puglia sulla realizzazione delle iniziative nell’ambito dell’Avviso Multimisura lanciato dalla Regione Puglia nel corso del 2014. Oltretutto, l’esperienza del coordinamento regionale ha consentito alla delegazione regionale della Caritas, al Servizio della Pastorale Giovanile e all’ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro, di firmare nell’aprile 2015 un importante protocollo di intesa con la Presidenza della Regione Puglia, che prevedeva anche azioni collegate a Garanzia Giovani. Di conseguenza, nel marzo 2015, Form.Ami ha partecipato alla costituzione dell’Ats (Associazione Temporanea di Scopo) “No Neet”, con capofila l’Associazione Dante Alighieri di Fasano (Br). Sono state inizialmente sei le diocesi che hanno aderito all’attuazione del progetto: Manfredonia- Vieste-San Giovanni Rotondo, Altamura- Gravina in Puglia-Acquaviva delle Fonti, Andria-Canosa, Lucera-Troia, Lecce e Ugento-Santa Maria di Leuca. L’impegno di Form.Ami ha riguardato le azioni di orientamento specialistico e la promozione e la gestione dei tirocini extra-curriculari all’interno del territorio regionale. 

In quasi sei anni di gestione delle iniziative, sono stati contattati oltre 600 giovani. Di questi, 420 sono stati inseriti nei percorsi di orientamento specialistico e 465 hanno svolto il percorso di tirocinio presso aziende perlopiù di piccola dimensione collocate nel territorio pugliese.

In continuità con Garanzia Giovani 1^ Fase, l’Associazione ha aderito il 16 settembre u.s. alla costituzione dell’ATS No Neet 2, con capofila sempre l’Associazione Dante Alighieri di Fasano, con l’impegno a sviluppare nuove azioni finalizzate all’inserimento lavorativo dei giovani NEET con età inferiore ai 29 anni.